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Project Glass cambierà la nostra percezione della realtà?

Project Glass cambierà la nostra percezione della realtà?
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Project Glass cambierà la nostra percezione della realtà?

Project Glass cambierà la nostra percezione della realtà?

Come immaginate il futuro della tecnologia? Ora che il touch è sistema all’ordine del giorno, c’è chi sta sperimentando nuove percezioni della realtà e del controllo dei dispositivi. Ne sono prova i Google Project Glass, occhiali che potrebbero proiettare sul nostro avambraccio una piattaforma di controllo. Potremo così interagire con una tastiera o qualunque altra interfaccia prodotta dal dispositivo.

Pura realtà sperimentale? Non proprio, i Google Project Glass sono stati registrati sotto forma di brevetto pochi giorni fa. Secondo i documenti rilasciati, grazie agli occhiali di Mountain View, una persona può proiettare schermi di controllo sul corpo della persona, avendo facoltà di interazione con tali schermi ed eseguendo specifiche operazioni. Un processo completamente virtuale ma correttamente interpretato dai Google Project Glass.

Dal brevetto apprendiamo che gli occhiali potrebbero decifrare quando mostrare o nascondere i comandi, sfruttando sensori di prossimità e altri supporti. Google, in realtà, aveva già presentato lo scorso aprile gli occhiali Project Glass. Al momento, tuttavia, sono ben lontani dalla disponibilità economica degli utenti medi dato un costo di 1500 dollari. Resta un’incognita conoscere quando questa tecnologia potrà trasformarsi in effettivo prodotto commerciale. Interrogativo svelato, forse, il prossimo 28 gennaio nell’evento che si terrà a San Francisco, oppure nella manifestazione del 1 febbraio a New York.

Le applicazioni sono diverse, si va da situazioni puramente ludiche all’intrattenimento multimediale. Tutto in realtà aumentata. Potremo visitare città, acquisire informazioni sugli aspetti storici, sui locali e molto altro, fino ad arrivare all’esecuzione di chiamate. Insomma, un vero e proprio universo virtuale fruibile a 360° restando comodamente in salotto. Quasi una dimensione alternativa, o per meglio dire complementare, al viaggiare. Freniamo comunque gli entusiasmi, almeno per ora. Si tratta infatti di un progetto ancora in fase di sperimentazione.

Un disegno che di sicuro ha potenziale sufficiente per modificare radicalmente la nostra percezione della realtà, il paradigma tecnologico contemporaneo. E visto che gli artefatti modificano la composizione cognitiva, è difficile congetturare quali saranno le conseguenze nella nostra vita. 

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