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Il cellulare da un euro: il futuro della telefonia

Il cellulare da un euro: il futuro della telefonia
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Il cellulare da un euro: il futuro della telefonia

Il cellulare da un euro: il futuro della telefonia

Il cellulare da un euro. Leggere futuro nelle pagine del passato. Quanti di voi posseggono uno smartphone? E quanti vorrebbero cambiarlo con l’ultimo modello uscito sul mercato? E se invece tornassimo a soluzioni semplici e spartane? È l’idea proposta da Alcatel con il suo One Touch 232, cellulare low cost venduto in Inghilterra a una sterlina (poco più di un euro). Un articolo che propone un cambio di paradigma radicale, giocato sull’economicità, in totale controtendenza con una produzione interessata, quasi esclusivamente, ai modelli di fascia alta.

L’idea di un ritorno alle origini ha, quanto meno parzialmente, una profonda fondatezza. Ormai tanti utenti posseggono smartphone e computer ultrasottili che assicurano l’accesso a funzioni complesse, escluse, ovviamente, quelle strettamente correlate alla telefonia, quali l’invio di SMS e l’esecuzione di chiamate. Assumendo quindi tale prospettiva, non ci è difficile immaginare l’integrazione di un cellulare da un euro anche in contesti professionali. Vi sono inoltre tante persone che non hanno un bisogno “oggettivo” delle funzionalità di uno smartphone.

La proposta del cellulare da un euro (o una sterlina, per essere più precisi) appartiene all’operatore telefonico britannico O2. Insieme alla sterlina è richiesto l’acquisto di una ricarica di traffico telefonico pari a 10 euro. Si muove sulla stessa scia, per quanto rivolta a un contesto economico completamente diverso, per certi versi speculare, l’offerta di Nokia riservata ai Paesi emergenti: un cellulare da 15 euro, già presentato al Mobile World Congress.

Il vantaggio di un cellulare da un euro è tanto più concreto quanto si adatta alle effettive esigenze dei suoi utenti. Qual è il tuo utilizzo del telefonino? Pensi davvero di avere bisogno dell’iPhone 5 o dei suoi competitor? Forse il ritorno alla semplicità sarà la chiave di volta per il futuro. E tu cosa ne pensi?

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