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Guerra del libro: Antitrust USA contro cartello tra editori e Apple

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Guai sul fronte Antitrust USA per la società di Cupertino. A darne l’annuncio l’autorevole agenzia stampa internazionale Bloomberg. Sotto la lente della giustizia americana, oltre ad Apple, alcuni tra i maggiori editori statunitensi: Hachette, HarperCollins, Macmillan e Penguin. Contestata una condivisa politica dei prezzi ebook a sfavore della concorrenza. Nelle reazioni si delineano le prime spaccature tra i colossi coinvolti.

Da una parte Apple e McMillian tengono salda la posizione, rifiutandosi di rivedere la propria politica dei prezzi, dall’altra gli editori sembrano disposti a una retromarcia, ad aprire il tavolo delle trattative con il governo USA. Sullo sfondo la minaccia di subire pesanti sanzioni economiche. A risentire per prima degli effetti della costituzione del presunto indebito cartello sarebbe stata Amazon, che teneva più bassi i prezzi degli ebook.

L’origine della questione risale a circa due anni fa, 3 aprile 2010, quando Apple lancia l’iPad e con esso istituisce un’inedita formula commerciale con i gruppi editoriali. Questi avrebbero considerato Apple il loro agente digitale conferendogli la possibilità di fissare i prezzi e assicurandogli una commissione del 30%. Con in tasca questo accordo, i publisher si sono rivolti ad Amazon pretendendo una revisione dei prezzi degli ebook. Risultato? Amazon perde il 30% delle quote di mercato.

Vista la costante espansione del settore eReader e tablet, difficilmente Apple rinuncerà alla sua fetta del mercato ebook. Anche se per il momento sembra che a uscirne vincitrice sia proprio il rivale Amazon. E il suo fondatore Jeff Bezos rincara la dose, con una frase che annuncia battaglia, promettendo di «abbassare ulteriormente i prezzi degli ebook». Chi vincerà la nuova guerra del libro digitale?

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