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Carabinieri.it e Interno.it TANGO DOWN!

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Da circa mezzora il sito dei Carabinieri e quello del Ministero dell’Interno mostrano la pagina di irraggiungibilità tipica quando si è vittima di attacchi DDOS.

Anche dietro questo attacco sembra esserci lo zampino degli Anonymous dato che il primo tweet informante del down dei due siti è stato fatto da _Net_Sec_ con hashtag #OpItaly.

Take back your Snitch! Riprendetevi la vostra spia! Questo l’unico commento riportato.

Nel frattempo è stato aggiunto un nuovo bersaglio ossia il sito del Ministero della Difesa che al momento, dopo una prima fase di non raggiungibilità, rimane in caricamento per molti minuti mostrando pagina bianca.Sul sito ufficiale di Anonymous Italia per ora non ci sono aggiornamenti circa questo attacco.

 

AGGIORNAMENTO 18:58 – Arrivano le prime conferme ufficiali sia da parte di _Net_Sec_ che nel suo comunicato motiva l’attacco al sito dei Carabinieri come protesta contro la reazione violenza da essi avuta nei confronti degli Operai Alcoa. Inoltre citano docufilm “Diaz” in uscita prossimamente facendo presente che il Ministero dell’Interno ha dato indicazioni di non fare parola alcuna su tale documentario.

Questo il trailer ufficiale di “Diaz”:

[youtube zkFueLX_bMg]

Qui invece il testo del comunicato completo di _Net_Sec_ che, va notato, ora è stato postato su PasteBay dato che è recente la notizia che PasteBin non consentirà più agli Anonymous di pubblicare dati presso i loro server.

Parallelamente sul sito di riferimento di Anonymous Italia è stato pubblicato questo articolo che riporta per intero lo stesso comunicato.

La frase “Take back your Snitch! Riprendetevi la vostra spia!” come era intuibile si riferiva agli infiltrati delle varie Forze dell’Ordine che frequentano i loro canali IRC per cercare di, come direbbero loro, “stanarli“.

Vogliamo inoltre invitarvi ad abbandonare i nostri server quali agenti infiltrati, fatevi pure avanti, non abbiamo nulla da nascondere.
Fin tanto che questo comportamento si perpetuerà, i nostri attacchi diverranno ciclici.

Credo che vedremo i siti in questione ancora molte volte giù..

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