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Anonymous colpisce il sito della polizia italiana

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“Is there any problem, Officer?”. È lo sberleffo con cui il gruppo Anonymous ha firmato l’attacco alla polizia italiana. Bucati i database e resi disponibili alcuni documenti sensibili contenuti negli archivi. Il collettivo sintetizza così il proprio operato:

Da settimane ci divertiamo a curiosare nei vostri server, nelle vostre e-mail, i vostri portali, documenti, verbali e molto altro. Siamo in possesso di una notevole mole di materiale: ad esempio documenti sui sistemi di intercettazioni, tabulati, microspie di ultima generazione, attività sotto copertura; file riguardanti i Notav e i dissidenti; varie circolari ma anche numerose mail, alcune delle quali dimostrano la vostra disonestà (ad esempio una comunicazione in cui vi viene spiegato come appropriarvi dell’arma sequestrata ad un uomo straniero senza incorrere nel reato di ricettazione). Il livello di sicurezza dei vostri sistemi, al contrario di quanto pensassimo, è davvero scadente, e noi ne approfittiamo per prenderci la nostra vendetta.

Sulla pagina di Anonymous Italia si trovano gli archivi trafugati.

 

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